lunedì 30 novembre 2009

martedì 24 novembre 2009

Il comodino



Guardo il tuo comodino e ti dirò chi sei? Quasi, perché il comodino con tutto il suo contenuto ci rappresenta abbastanza bene. Situato nella stanza più intima della casa, la camera da letto, il comodino dice molto sulle proprie abitudini e su ciò che facciamo a letto, oltre a dormire. Inoltre esprime alcune peculiarità del proprio carattere, comprese quelle piccole debolezze che in genere non si condividono volentieri, oppure quei piccoli riti quotidiani che rappresentano il proprio modo di essere senza filtri, ad esempio se si è ordinati e metodici, oppure dispersivi o “bulimici del fare”. In genere anche i più attenti alla forma sul comodino si lasciano andare, conservando tutto ciò che serve a prescindere dall’estetica. Anche lo stile la dice lunga sul proprio gusto, dal design ai modelli più classici rigorosamente in linea col resto della camera o completamente diversi. Sveglia, telefono, fazzolettini, acqua, abat-jour, libri, talvolta carta e penna, sono tra gli oggetti più comuni che vi soggiornano, ma vi si possono trovare anche caramelle e cibarie varie, ciabatte, creme, dvd, posacenere e sigarette, incensieri, telecomandi tv, radio, i-pod, medicine, portagioielli, candele, foto, anticoncezionali, diari… insomma di tutto di più. Il mio contiene anche un bauletto che sta a metà tra una cappelliera e un beauty case, tanto per tenere sempre viva la voglia del viaggio.

lunedì 23 novembre 2009

Street Style - Milano



Passeggiando per le strade di una città, specialmente di una grande città, si trovano spunti di stile interessantissimi. Grande ovvietà per esperti di moda, stilisti e cacciatori di tendenze, che dalla strada traggono da sempre ispirazione, ma non evidente a chi cammina dedito ai propri pensieri, magari in modo affannato perché in ritardo o distratto dalle preoccupazioni del quotidiano. Ogni zona offre innumerevoli perle, ma in alcune in particolare sembra di stare nella pagine di Vogue, Grazia o ad una sfilata di moda.
L’epifania riguardo allo stile della strada mi è arrivata una mattina passando in macchina accanto allo IED di via Pompeo Leoni. Ferma al semaforo guardavo le passanti, dall’età direi per lo più studenti, che attraversando la strada si dirigevano alla scuola. Glamour a cielo aperto. Uno stile sempre originale e variegato, anche se inconfondibilmente ispirato dalle tendenze del momento, da cui si possono trarre suggerimenti divertenti e creativi.
Milano è una delle grandi città della moda e anche per questo nelle sue vie si incontrano mix per tutti i gusti, inoltre Milano, a differenza di altre grandi metropoli, è caratterizzata da una patina, un’attenzione tipicamente italiana, per la ricerca di uno stile impeccabile e anche un po’ per l’apparire. Aspetti che la rendono provinciale talvolta, facendola risultare come “una ragazza con la puzza sotto il naso”. In metropoli come Londra, Parigi o New York si possono incontrare infatti fenomeni di tutti i tipi, non necessariamente di buon gusto, senza che nessuno si volti lanciando occhiate stupite o critiche. A Milano no. Malgrado ciò però esprime una cura per i dettagli che la rendono unica e ricca di idee. Osservare lo stile che si trova per la strada ad ogni ora del giorno o della notte e nei luoghi più disparati è un modo per mantenere viva la fantasia e trovare suggerimenti concreti, grazie ai quali riesumare anche vecchi capi che abbinati in modo un po’ diverso acquistano un sapore nuovo.

domenica 22 novembre 2009

Mix & Match


Comodità curata ed originale.
Che la tuta sia la cosa più comoda che c’è è innegabile. Che i classici modelli in cotone felpato non si prestino ad essere indossati in ogni occasione è però un dato di fatto. E allora perché non ricreare le stesse caratteristiche in tessuti e forme più strutturati, associandoli ad accessori che rendano il mix perfetto anche fuori dalla palestra?
Maglietta a sfondo bianco con disegni neri. Che sia stampata, ricamata, impreziosita da perline e strass, la maglietta sia da donna, sia da uomo è diventata un capo di abbigliamento che, se abbinato in modo originale agli accessori giusti può essere anche comprata al mercato e diventa elemento importante, semplicissimo da indossare sia per chi ama capi modello seconda pelle che mostrano anche le costole, sia per chi preferisce mascherare qualche rotondità sotto modelli comodi.
Pantaloni stile tuta dalla linea morbida in lana e lurex ispirata ai modelli alla turca, diventano originali se abbinati ad una giacchetta di pelle, sia bomber, sia taglio classico maschile.
Occhiali modello nerds dalla pesante montatura nera, trovabili nei mercatini di antiquariato o di cose usate, danno un tocco di carattere al viso.
Sneakers di Lanvin, come quelle nell’abbinamento, ma ce ne sono di tutti i gusti e colori.
Last but not the least borsa Gemma di Chloè.

Libri e Caffè



Rimanendo in tema lettura... non riesco a non comprare un libro che mi è tanto piaciuto o che per svariate ragioni, magari poi disattese dalla lettura, mi ispira. Le biblioteche sono uno strumento importante che va incentivato e sostenuto perché consentono a tutti di avvicinarsi al fantastico mondo dei libri, spesso anche grazie alle iniziative organizzatevi. Tuttavia penso che quando un libro ci piace particolarmente ci si entra in contatto a tal punto da renderlo un oggetto cui ci si affeziona e che per questo motivo io amo avere sempre a portata di mano. Per la stessa ragione sono gelosa dei miei libri, tanto che non mi piace molto prestarli.
Adoro le librerie in cui poter scambiare opinioni con qualcuno che sappia consigliarmi. Una libreria in cui si respira un clima caldo ed accogliente è Libri e Caffè, in via Pietro Maestri 1 (angolo viale Premuda), www.libriecaffe.it. Come dice il nome oltre ad essere una libreria il negozio ha anche una caffetteria piccola ma ben fornita ed organizza eventi di vario genere, inoltre propone dei temi di approfondimento cui vengono associate delle letture. Due piani di libri disposti come sugli scaffali di una casa, in cui tra foto e buona musica ci si può accomodare in poltrona per consultare qualche volume, magari sorseggiando un caffè appunto. Le signore che lo gestiscono sono sempre gentili ed è piacevole scambiare con loro due chiacchiere. Ho scoperto per caso Libri e Caffè, di cui mi colpì la vetrina dedicata ai bambini; su uno dei tavoli a loro dedicati c’erano diversi libri che avevo acquistato alla mia piccola, scovati nei luoghi più diversi, spesso anche all’estero. Ho trovato qualcuno che aveva i miei gusti e che aveva selezionato molti dei titoli che erano piaciuti anche a me. La libreria non vende di tutto, c’è comunque modo di ordinare ciò che non vi si trova, ma il principio è quello di proporre qualcosa di non necessariamente commerciale, magari anche in edizioni poco conosciute.
Anche alcune delle librerie più grosse stanno cercando di attrezzarsi per rendere meno impersonale il loro servizio, magari fornendo recensioni e consigli su alcuni titoli. Mentirei se dicessi che non mi piace passeggiare anche tra gli scaffali della Feltrinelli o della Rizzoli, dove l’offerta è almeno quantitativamente maggiore, anche perché oltre ai libri vi si trovano dvd, cd, riviste, oggettistica di vario genere, tuttavia Libri e Caffè offre spunti e soprattutto un calore diverso.

venerdì 20 novembre 2009

La ragazza delle arance



Il primo libro che cito e di cui consiglio la lettura è “La ragazza delle arance” di Gaarder Jostein, Ed. Longanesi. Sarà che il nord suscita in me grande fascino, soprattutto per la sua natura intensa e per i suoi paesi che sembrano usciti da una favola tanto sono curati, ma mi accorgo che in genere gli autori scandinavi mi piacciono molto. E’ un libro poetico, dolce e tenero, una storia d’amore, l’amore più alto e puro che esista, i cui tratti ora comici ora tristi lo rendono leggero, commovente ed emozionante. Si legge d’un fiato e chiunque abbia provato un grande amore può immedesimarsi. Tocca il tema più forte ed inevitabile che esista per l’uomo e spinge alla riflessione sul senso della vita e sullo stupore che essa provoca sempre in ogni essere pensante dotato di minima sensibilità ed intelligenza.

giovedì 19 novembre 2009

Leggere



Leggere è una mia grande passione, scoperta solo dopo l’adolescenza purtroppo, perché da bambina, forse complice il non essere stata correttamente stimolata, vedevo la lettura solo come un noioso compito a casa. La lettura era per me solo una massa di mattoni imposti senza un’adeguata preparazione di supporto, quindi in modo inadatto, dai professori delle medie e del liceo. Mi si spieghi come possa un ragazzino appassionarsi ad esempio a “Il rosso e il nero”. Con tutto il rispetto dovuto per Stendhal ci sono dei testi, che pur essendo romanzi toccano temi per cui è necessaria una conoscenza di base e soprattutto una curiosità verso certi argomenti che, come nel caso citato, la maggioranza dei ragazzini non ha. L’interesse per una certa forma letteraria e per certe materie, come la storia, la politica, la religione o i classici può e deve essere stimolato, ma nel modo adeguato e con gli strumenti giusti, diversi ad ogni età, altrimenti il rischio è non solo non appassionare, ma allontanare.
Ci sono tanti motivi che spingono alla lettura tra questi secondo me in particolare la curiosità e la scoperta. Leggendo si entra nel vivo di un’avventura fatta di storie e personaggi che aprono mondi più o meno conosciuti, in cui ci si può immedesimare o viceversa da cui ci si distingue, che stimolano in modo potentissimo desideri, curiosità, interessi. L’attenzione che la lettura richiede introduce in modo intenso ed emozionante, in una dimensione in cui la fantasia viene accesa in modo eccezionale grazie alle sole parole che stimolano l’immaginazione e che danno spunti di riflessione in modo immediato ed appassionante.
La lettura e le impressioni scaturite in me a seguito dei libri che ho amato di più, saranno oggetto frequente delle mie condivisioni. La lettura, che è fonte di ispirazione fortissima in grado di stimolare la creatività di ciascuno, suscita interessi diversi, perché diverse sono le persone che leggono. Anche nella lettura si esprime il proprio modo di essere e dai gusti letterari emergono chiaramente dei tratti importanti del proprio carattere e quindi del proprio stile di vita. Partendo dal presupposto, peraltro non sempre scontato, che un libro sia ben scritto, ciascuno ha dei propri gusti che possono innalzare un testo a capolavoro, o viceversa ritenerlo manifesto di mediocrità o semplice indifferenza. Ogni lettore può inoltre distinguersi per l’approccio nei confronti del libro; ci sono lettori che per principio devono leggere tutto, anche se si rendono conto che non stanno leggendo qualcosa che li appassiona e lettori che viceversa arrivati ad un punto di mancanza di stimoli decidono di mollare il colpo. Personalmente mi identifico in questa seconda categoria, perché penso che la lettura di un libro sia piacere, non informazione, quindi se non traggo piacere da ciò che leggo, perché leggerlo quando il tempo a disposizione è sempre così poco e ci sono così tanti libri in cui vorrei sprofondare?
Non voglio scrivere delle recensioni e nemmeno riassumere il contenuto dei miei libri preferiti. Per le prime le fonti sono innumerevoli, per la seconda priverei del piacere della lettura. Vorrei però condividere le emozioni lasciatemi da alcuni dei libri che ho letto con maggior piacere, che mi hanno appassionato a tal punto da consigliarne la lettura.

giovedì 12 novembre 2009

Paris






Premessa: il viaggio con tutto ciò che comporta, la scoperta, la conoscenza, la curiosità verso culture diverse, è un elemento fondamentale di arricchimento, soprattutto in un mondo sempre più cosmopolita. Ogni luogo regala emozioni, anche negative talvolta, che contribuiscono comunque alla formazione di una persona, motivo per cui si deve insegnare fin da piccoli ai bimbi ad apprezzarne la bellezza, studiando naturalmente esperienze adatte ai loro interessi e alla loro età. Un viaggio che è un vero must è la scoperta di Parigi.
Parigi è una città magica, che se conosciuta oltre i soliti luoghi comuni da guida turistica, peraltro tutti bellissimi, entra nel cuore e calamita l’attenzione, tanto che diventa quasi necessario riuscire a ritagliarsi almeno un fine settimana per tornarci ogni tanto.
Ci sono tantissimi luoghi da visitare per tutti i gusti, ma personalmente trovo sia molto piacevole anche solo passeggiare senza meta precisa, poi al momento in cui ci si distrugge per le camminate infinite che vi si fanno, si può prendere la metro, che porta ovunque comodamente, seppur facendo migliaia di gradini!



I musei sono numerosi e variegati, dal Louvre al Musée d’Orsay, al Centre Pompidou, Musée Picasso, Musée Carnevalet, Musée Marmottan Monet, Musée du quai Branly, Palais de Tokyo, Gran Palais (sede di diverse mostre temporanee importanti), Fondation Cartier, Musée Jaquemart-André… questo solo per citare i miei preferiti!
I luoghi imperdibili sono:
1. Le vie del Marais, tutte!! Io l’adoro è il mio quartiere preferito, zeppo di negozietti deliziosi, fino alla bellissima Place des Vosges.
2. L'Hotel de Ville e non troppo lontano il Village St. Paul con le sue botteghe artigiane ed atelier.
3. La cattedrale di Notre Dame, la Sainte Chapelle, la Concièrgerie, il Marché aux fleurs et Oiseaux, Ile St. Louis.
4. Passando dal Louvre, Place de la Concorde, Arc de Triomphe. Si passa per il giardino di Tuileries, costeggiando il Grand Palais e si arriva sugli Champs Elysées.
5. Il Jardin du Luxembourg, quartiere latino tra Panthéon e Sorbonne. Il quartiere latino merita di essere visto anche la sera, magari per cena, ci sono tantissimi ristorantini.
6. Quartiere di Saint Germain, con le sue vie e la chiesa di St. Germain des Près.
7. Tour Eiffel, magari si può evitare di fare 2 ore di fila per salire, anche se la vista ripaga, ma vederla da sotto e rendersi conto delle dimensioni è spettacolare. In zona c’è anche l’Hotel des Invalides.
8. Passages couverts (gallerie del 1800, passaggi interni a palazzi tra una via e l’altra con negozi). Ce ne sono tanti, ad esempio la Galerie de Valois, che affianca il Jardin du Palais Royal; a nord del Jardin du Palais Royal, si trova anche la Galerie Vivienne; oppure non lontano dalla stazione della metropolitana Louvre-Rivoli, la Galerie Véro Dodat; o vicino a blvd Montmartre, il Passage Jouffroy, molto bello.
9. la Basilica del Sacré Coeur de Montmartre, quartiere degli artisti, molto pittoresco (anche se un po’ troppo turistico per i miei gusti).
10. I ponti sulla Senna: il Pont neuf (che malgrado il nome è il più antico di Parigi), il Pont des Arts, il Pont Alexandre III.
11. Giro nella zona dell’Opéra, del Palais Royal e della Comédie-Française.
12. Il Triangle d'or compreso tra avenue Montaigne, rue François I e rue du Faubourg St-Honoré. Ci sono i negozi più prestigiosi e nello stesso arrondissement il quartiere della Madeleine.
13. L'Institute du monde arabe, si gode una bella vista dall’alto, è architettonicamente molto bello, oltre che estremamente interessante per conoscere un mondo che la maggior parte degli occidentali ignora.
14. Il Canal St. Martin. E’ molto suggestivo con le sue chiuse e i suoi ponti, uno dei quali si apre.
15. Rue Mouffetard, via del 5° arrondissement molto pittoresca, c’è anche un bel mercato.
16. Giro in Battello con cena sulla Senna. Premesso che la cena non è vincolante, è molto bello anche solo il giro di visita (serale comunque è più suggestivo), ci sono diverse compagnie, tra queste Marina de Bercy, Yachts de Paris, Bateaux Mouches, Bateaux Parisiens.
A Parigi si mangia e si beve anche molto bene, ad esempio si può provare:
1. Le Bar à huîtres, www.barahuitres.fr, ce ne sono diversi, ma un giro serale nel quartiere latino è imperdibile! 33, rue Saint Jacques Angle boulevard Saint Germain.
2. Cafè de Flore (172, boulevard Saint Germain) in stile art deco, ideale per bere qualcosa o per un pranzo. Lo frequentavano Sartre, Camus, Picasso (tanto per citarne qualcuno).
3. Les deux magots è un altro storico cafè un poco più avanti al 170… Hemingway veniva qui!
4. Ladurée, www.laduree.com, ce ne sono diversi per esempio in St. Germain o sugli Champs. Un pranzo o una cena in quest’ultimo valgono il viaggio! Ladurée Champs Elysées 75, avenue des Champs Elysées è il mio preferito (vale un giro solo per vedere gli interni spettacolari), i loro macarons, dolcetti dai mille colori/gusti, tipici di Parigi sono divini, così come all’ora della colazione i croissant!



5. Aux Pied de Cochon, www.pieddecochon.com, aperto 24h su 24 (si può mangiare veramente ad ogni ora, anche alle 4 del mattino!!) al 6 di rue coquilliere, molto vicino ai magazini di Les Halles. Fanno un moelleux au chocolat che rapisce, soprattutto se accompagnato dal sorbetto al mandarino.



6. Brasserie Lipp, www.brasserie-lipp.fr, 151, Boulevard Saint-Germain, è una tipica e storica brasserie parigina (prenotare per stare a piano terra che è la sala più bella).
7. Le Procope, www.procope.com, 13 rue de l'Ancienne Comédie. Anche questo è un locale storico in St Germain dove si mangiano anche plateau coquillage con cui ci si toglie la voglia, viste le dimensioni.
8. La coupole, altro monumento storico e anche qui artisti e letterati famosi si davano apputamento. 102, Boulevard du Montparnasse.
9. Mariage Frères per pranzo o merenda (si bevono tea che fanno invidia alla Regina Elisabetta e anche qui i dolci sono strepitosi) www.mariagefreres.com. Il mio prediletto è Rive Gauche 13 rue des Grands-Augustins nel 6°, ma anche quello nel Marais al 30 rue du Bourg-Tibourg è molto carino (occhio alla scaletta impervia).
10. Breizh Café 109, rue Vieille-du-Temple, 3rd. Non è in Montparnasse (quartiere tradizionale per le crepe), ma è nel Marais.
Se invece le crepes volete mangiarle passeggiando (io adoro farlo... crepe fumante tra le mani gelate dal freddo invernale parigino), consiglio chioschetto vicino alle Tuileries oppure quello in fondo agli Champs (andando verso i giardini delle Tuileries è a sinistra). Comunque ce ne sono svariati ovunque.
Anche per lo shopping c’è l’imbarazzo della scelta e ad ogni angolo si trovano negozietti deliziosi. I miei preferiti sono nel Marais, più o meno tutti!!
Nei passages couverts ci sono delle vecchie librerie dove si trovano chicche inaspettate. Così come il mercato delle pulci di Saint Ouen, dove si può trovare di tutto, dal pezzo di antiquariato di valore, alla patacca kitsch.
Non si può non fare un giro nei magazzini più vecchi e storici che sono Le Bon Marché, 24, Rue de Sèvres e Les Galeries Lafayette 40, boulevard Haussmann.
La Hune al 170 di boulevard Saint Germain, è una libreria dove è difficile non trovare qualcosa di particolare.
Merci, 111 Boulevard Beaumarchais, che vende sia abbigliamento, sia oggetti per casa di grandi stilisti/designer, il cui ricavato va in beneficenza; vi si trovano articoli originali.
Colette, 213 rue Saint-Honoré. Icona di Design & Moda.
Si può tornare a casa da Parigi senza una borsa di Louis Vuitton? Se si considera l’aspetto terapeutico dello shopping, un giro nella boutique immensa di 101 avenue des Champs Elysèes è rigenerante. Idem per l’acquisto di un foulard di Hermès, boutique in 24, Rue du Faubourg Saint-Honoré.







Questi sono solo alcuni spunti per conoscere la città, che non è solo bella dal punto di vista architettonico e monumentale, ma anche e soprattutto ricchissima di colori, odori e angoli inaspettati, culturalmente stimolantissima.

Fabrizio De Andrè



Chi non conosce Fabrizio De Andrè, almeno per sentito dire? Non fosse altro perché dalla sua morte si sono sviluppate molte iniziative volte a ricordarlo, tutti hanno ascoltato almeno una volta canzoni come La canzone di Marinella o Bocca di Rosa. Naturalmente aver orecchiato qualche suo pezzo non significa averlo incontrato (in senso figurato s’intende) davvero. La profondità dei suoi testi e l’intensità dei suoi messaggi, lo rendono a mio parere un vero punto di riferimento, cui ispirarsi, motivo per cui termini come cantautore o musicista risultano inadeguati. Non che non sia stato anche un grande cantautore, ma la sua capacità di analisi immediata e lucida dei fatti della vita, della società, delle persone ai margini, lo hanno reso secondo me quasi più un filosofo che un musicista. Approfondire davvero il senso delle sue opere, consente infatti di comprendere un pochino meglio il senso della vita che ciascuno dovrebbe ricercare costantemente e che naturalmente non è identico per ogni individuo, riflettendo in modo più critico su tutto ciò che ci circonda e dando il giusto peso ad ogni cosa. Chi pensa che fosse semplicemente un anarchico o chi si è fermato solo ad una conoscenza superficiale, non ha capito il suo valore; il solo intuirlo dovrebbe spingere in modo naturale ed inevitabile ad approfondirne la conoscenza e anzi direi proprio a studiarlo.



Difficile consigliare un album in particolare vista la ricchezza e la ricercatezza letteraria di ogni sua opera. Ammetto di essermi avvicinata a De Andrè inizialmente solo perché stimolata in modo superficiale dal desiderio di dimostrare di conoscerlo più che per il reale interesse. Sono entrata in un negozio di musica e ho comprato il mio primo cd “In concerto Volume II”. E’ stata subito magia pura. Ne sono rimasta folgorata e ho sentito il bisogno irrefrenabile di leggere libri e sentire testi che fin dagli inizi hanno avuto e continuano ad avere un potere terapeutico su di me. Un potere calmante e riorganizzatore, che mi infonde coraggio e lucidità nei momenti in cui la materialità del quotidiano rischia di prendere il sopravvento. Mi ricordano lo stile di vita che desidero perseguire, mi danno sicurezza, quella sicurezza la cui mancanza spesso in passato mi ha portato a preoccuparmi più di ciò che gli altri si aspettavano da me, che di quello che io sentivo e desideravo veramente. Ho fatto miei il principio del vivere controcorrente, del non aver paura di esprimere le mie idee, anche se diverse, perché il diverso è ricchezza e va rispettato ed ascoltato. Chi non è in grado di farlo va compatito ed aiutato ad uscire dal torpore dell’ignoranza.
Qualunque parola tuttavia è riduttiva, occorre ascoltarlo e lasciarsi condurre dai suoi mille stimoli!!!

mercoledì 11 novembre 2009

E-shop



Da tempo, soprattutto all’estero, si sente parlare di e-commerce. Il fenomeno sta prendendo sempre più piede anche in Italia, tanto che anche i non internet dipendenti, magari un po’ diffidenti, si stanno avvicinando a questo mondo in crescita, non più solo per usufruire di servizi quali la prenotazione di biglietti per spettacoli e concerti, comprare i biglietti del treno, la vacanza last minute o i giochini porno, ma anche per acquistare prodotti di uso comune di vario genere, che spaziano dall’oggettistica per la casa, ai libri, all’abbigliamento. La rete è sempre più ricca di proposte che offrono grandi opportunità per trovare prodotti di marca scontati, oppure in edizione limitata. Dai più popolari ebay o Secondamano, si sta passando sempre di più ad un’offerta di beni ricercati e di lusso, talvolta di nicchia, che avvicinano mercati nuovi, magari lontani e spesso non conosciuti. La concreta dimostrazione di ciò è che tutte le maggiori griffes, ma anche alcuni dei distributori più innovativi hanno sviluppato il proprio e-shop o almeno si appoggiano ai più famosi portali di riferimento. Tra questi l’ormai conosciuto www.yoox.com che, sempre in crescita, offre un’ampia scelta di marche note, con fasce di prezzo variegate e gestisce l’e-commerce di alcune marche, quali ad esempio Marni o Dsquared2, attraverso il portale www.yooxgroup.com, o brands d’avanguardia, non sempre facili da trovare, quali Damir Doma in www.thecorner.com. Le fashion victim conosceranno bene anche www.net-a-porter.com, www.farfetech.com, www.luisaviaroma.com, www.antonioli.eu, www.daad-dantone.com, www.monshowroom.com. Oltre a questi proliferano anche i portali come www.vente-privee.com o www.chicdressing.com che in seguito alla registrazione, peraltro comune a tutti, tengono informati e danno accesso attraverso una newsletter alle vendite organizzate per pochi giorni e pezzi di prodotti di marca a prezzi ribassati. La possibilità di provare a casa abiti anche costosi e “complessi” come un tailleur, insomma non è più vista con l’occhio critico di chi sa che probabilmente sbaglierà taglia o non apprezzerà appieno come cade sui fianchi (motivo per cui la policy dei resi deve essere impeccabile ed è sinonimo di serietà di chi vende online), ma viene anzi interpretata come il massimo della comodità, soprattutto da parte di chi non ama avere gli occhi delle commesse puntati addosso o di chi non sa dire mai di no alle più intraprendenti venditrici e si porta a casa un guardaroba completo, anche quando entra in un negozio solo per provare un paio di pantaloni. Acquistare su internet può dunque essere conveniente e divertente. Sicuramente è comodissimo. Provare per credere!

Assemblare è un po' come creare




La ricchezza e la complessità di ciascun individuo si esprimono in ogni ambito attraverso molteplici sfumature, sfaccettature, tonalità di colore. La loro combinazione controcorrente, ovvero non limitata da mode e vincoli esterni, crea mix diversi ed imprevedibili che caratterizzano i tratti distintivi, il modo di essere, lo stile di vita di ciascuno. Proprio perché lo stile riflette la personalità, si manifesta attraverso ogni parte di noi dall’abbigliamento, alla casa, alle letture, agli interessi culturali ed artistici, alle preferenze musicali. Creare la giusta combinazione che ci identifichi e che ci rappresenti in ogni circostanza, magari con un occhio alla moda, ma senza esserne succube, è un’arte. Un’abilità di cui non tutti sono dotati in modo spontaneo, ma che può essere indotta e sviluppata dalla curiosità e dall’attenzione verso le sollecitazioni a cui quotidianamente siamo esposti su vari fronti. Parlando di abbigliamento, un capo può essere bello in sé, ma totalmente non adatto per certe persone e addirittura rischia di perdere il suo valore se accostato nel modo sbagliato ad altri capi. L’assemblare bene, creando il proprio stile cosmopolita e senza i confini geografici di una moda che vuole omologare il gusto, racchiudendolo nella tendenza del momento, valorizza infatti sia chi indossa quel capo, sia ciò che a quel capo viene abbinato. Il bello può stare ovunque e non si trova solo seguendo le grandi griffes. Nei mercatini, negozi vintage o di usato si possono trovare tante cosette, magari a poco prezzo che conferiscono carattere ed originalità anche alla maglietta più insignificante. Dunque mix & match!

martedì 10 novembre 2009

L'idea



zoomonstyle nasce dal desiderio di creare un punto di incontro in cui condividere il divertimento nella ricerca e nello scambio di oggetti, interessi, idee in merito a tutto ciò che mi piace e che descrive il mio modo di essere, dall’abbigliamento e gli accessori ai libri, l’arte, il design, i viaggi, il gioco. Traendo ispirazione da diverse fonti, tra queste in particolare il web, alcuni dei magazine più noti e la strada, mi rivolgo a tutte le persone che conducono una vita “normale”, ammesso che la normalità esista, che non desiderano stupire ad ogni costo ed essere sempre alla moda, ma che con discrezione fanno le proprie scelte in modo originale e libero nella vita di tutti i giorni, fatta di diverse occasioni come il lavoro, la scuola, la spesa, il cinema, il teatro, il ristorante, il divano, il letto… non solo le sfilate di moda! Mi rivolgo a chi considera lo stile uno strumento di comunicazione che aiuta ad esprimere ciò che si ha dentro e che non mette al centro delle proprie attenzioni e della propria identità l’immagine di sé, che è solo uno dei tanti mezzi e non il fine.