
Chissà perché si giunge spesso al periodo natalizio distrutti e affaticati, come se tutta la stanchezza e la frenesia accumulate nell’anno si scaricassero improvvisamente sui giorni di festa, visti come un tour de force pesantissimo, che quasi si vorrebbe evitare, perdendone di vista il vero significato.
Improvvisamente poi l’arrivo del nuovo anno fa sparire, o quasi, tutta l’apatia e la pigrizia e riempie gli animi dei più di buoni propositi e di carica vitale improvvisa.
Tipicamente ci si mette a dieta, o si dice di voler cominciare un regime di pasti frugali subito dopo l’Epifania, ci si iscrive in palestra, si programmano viaggi, si pianificano nuove attività tipo iscrizioni a corsi di lingua, o di cucina (possibilmente macrobiotica visto il primo proposito), ci si impegna a voler gestire con maggiore calma e serenità le proprie giornate.
Il calore della famiglia, vera protagonista delle feste e lo stato mentale che un nuovo inizio regala, sono cioè in grado di ridare quella carica emotiva che la routine aveva tolto. Perché la stanchezza peggiore da combattere non è quella fisica, che è anzi sana, ma quella mentale, quella dell’apatia, dell’indolenza, della passività che rende inerti ed indifferenti e che se non viene tenuta sotto controllo rischia di trasformasi in un torpore difficile da scacciare. Talvolta è necessario obbligarsi ad agire, per riscoprire il piacere e l’adrenalina che il dinamismo trasmette, consentendoci di sviluppare idee e recuperare la creatività perduta, che in diversi ambiti e con manifestazioni e caratteristiche differenti ognuno può esprimere. Ci si dovrebbe impegnare quotidianamente a tenere viva la mente, la curiosità e la voglia di fare, ciascuno secondo i propri tempi. In linea teorica ogni persona dovrebbe essere spontaneamente dotata dello spirito di ricerca del piacere, del bello, ma concretamente le seccature del quotidiano possono annebbiarlo.
Dunque i miei propositi per il nuovo anno, che si manifesteranno in 1000 idee, di cui solo una minima parte sarà realizzata (ad essere ottimisti), è quello di mantenere vivo il fuoco dell’energia e l’attenzione verso le persone care, con ritmi che permettano di godere appieno di ciò che si fa e con l’obiettivo di nutrire questi intenti per tutto il nuovo anno e possibilmente oltre!!!
L’immagine associata a questa esternazione mi è sembrata in grado di trasmettere il godersi la vita!