venerdì 19 febbraio 2010

Pasticceria Sissi



Deliziosa pasticceria in cui si respira un’atmosfera francese e dove tutto è speciale, dalla simpatia dei gestori, alla bontà di dolci e salatini.
Il locale non è grande e spesso è affollato, proprio a conferma della qualità di ciò che offre Sissi.
C’è un cortiletto dove nella bella stagione è possibile leggere il giornale, piacevolmente avvolti dall’edera che cresce sulle pareti che lo circondano e dal profumo della pasticceria. I croissant sono quasi sempre caldi e di vari tipi. La farcitura può essere fatta al momento, il che li rende unici, oltre che "strabordanti" di creme buonissime. L'aperitivo, anche quello al banco, è ricchissimo!

Piazza Risorgimento 6

lunedì 15 febbraio 2010

Essere e apparire


"TUTTO CIO' CHE E' PROFONDO AMA LA MASCHERA. (...) OGNI SPIRITO PROFONDO HA BISOGNO DI UNA MASCHERA: E PIU' ANCORA, INTORNO A OGNI SPIRITO PROFONDO CRESCE CONTINUAMENTE UNA MASCHERA, GRAZIE ALLA COSTANTEMENTE FALSA, CIOE' SUPERFICIALE INTERPRETAZIONE DI OGNI PAROLA, DI OGNI PASSO, DI OGNI SEGNO DI VITA CHE EGLI DA'". Nietzsche - Al di là del bene e del male.

Usate per celare la propria identità a Carnevale, dove per gioco si indossa una veste esplicitamente diversa dai consueti panni, le maschere sono anche parte del quotidiano modo di rapportarsi agli altri nelle diverse circostanze della vita.... un momento si è figlio, un altro genitore, un altro dipendente, capo, amico, amante, marito.... in ciascuna relazione si trasmette una caratteristica di ciò che si è, senza nascondere nulla quindi, ma evidenziando appunto tratti peculiari del proprio modo di essere.
La maschera tuttavia consente anche di schermare la propria personalità, è un travestimento che si usa per nascondere le proprie debolezze, un atteggiamento complesso, costruito che non esiste in natura, che ha senso nella misura in cui " NIENTE E' COME SEMBRA NIENTE E' COME APPARE PERCHE' NIENTE E' REALE". Franco Battiato.

lunedì 8 febbraio 2010

sabato 6 febbraio 2010

Il tempo



E’ la risorsa più preziosa che abbiamo, eppure spesso ce lo dimentichiamo e lo sprechiamo a rincorrere affannosamente cose che non hanno alcun valore.
A seconda di ciò che si sta facendo o dell’età se ne ha una percezione diversa, tipicamente le persone mature ne sentono in modo pressante l’incedere, mentre gli adolescenti spesso vivono come se non passasse mai. Purtroppo è buona la prima ed è per questo che si dovrebbe vivere ogni istante intensamente, senza compromessi o momenti di attesa e nel modo che ciascuno sente essere quello più carico di senso per sè e per i propri cari.

venerdì 5 febbraio 2010

Caboche di Foscarini

E' perfetta per il tavolo della cucina!!!

Zia Mame

di Patrick Dennis. Ormai lo conoscono tutti, ma è veramente divertente e non potevo non inserirlo tra i miei preferiti.

giovedì 28 gennaio 2010

I bambini e l'arte



«Ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista quando si cresce.» Pablo Picasso


Chi mi conosce sa, che quando un tema mi è caro, ho la tendenza a sbrodolare in predicozzi/sfoghi infiniti... e pure un po' pesanti... ecco questo è uno di quelli.

Perché, soprattutto in un paese come l’Italia, ricco di storia e cultura, non si riesce a comprendere davvero il valore dell’arte?
Forse perché manca una cultura dell’arte e perché troppo spesso l’arte è un bene di cui solo pochi possono godere. Sarebbe allora necessario diffonderne la conoscenza a partire da percorsi formativi per i bambini, che ne stimolino le naturali doti creative, non condizionate dalla società, dal contesto di riferimento e soprattutto dalle aride leggi del mercato (che a volte ostenta veramente il ridicolo sostenendo a suon di quotazioni dai troppi zeri, in modo incomprensibile opere che tutto rappresentano fuorchè l’arte).
La spontaneità scevra da condizionamenti dei bambini consente loro di esprimere liberamente ciò che sentono; questo stimola così non solo la loro immaginazione e la fantasia, rendendoli interessati e curiosi, ma li aiuta a prendere coscienza di ciò che sono e che stanno diventando e gli fornisce preziosi strumenti per crearsi delle idee, per comunicare e per formare il loro modo di essere, il loro stile di vita.
Genitori e scuola sono il veicolo per trasmettere l’amore per il bello e devono agire fin da quando i bimbi sono piccolissimi, con strumenti adeguati all’età: portate un ragazzino al Louvre, senza spiegargli un tema preciso da seguire o un itinerario mirato da svilupparsi nell’arco di due ore al massimo e non vi seguirà mai più!
Se correttamente stimolati i bambini manifestano grandissimo interesse ed entusiasmo contagiante. Ogni forma di apprendimento nelle primissime fasi di vita deve essere vissuta come un gioco e questo è infatti ciò che accade nelle scuole dell’infanzia e ciò che propongono Fondazioni come Muba o Arnaldo Pomodoro con i loro progetti. E’ di questi progetti che tutti i benpensanti che hanno riempito pagine del Corriere della Sera con opinioni sull’importanza di un Manifesto della Cultura a Milano senza avviare alcuna concreta iniziativa, dovrebbero occuparsi. Eccezion fatta per Davide Rampello che in Triennale ospita da tempo iniziative di questo genere, Muba ad esempio. A livello istituzionale manca completamente questo tipo di contributo e ciò che è più grave è che spessissimo manca anche dentro casa. E allora che la si pianti di lamentarsi per le generazioni Maria De Filippi, perché finchè solo le Marie sapranno cogliere l’attenzione dei giovani, il mondo dei ragazzi sarà costellato da aspiranti tronisti!